SIPARIO

A parte che ritrovo le mie forme estranee, come se avessi abitato da sempre nel mio corpo e ultimamente mi fossi trasferita in un qualche campeggio.

A parte che rivoglio indietro i sorrisi che ho dato e con gli interessi. Mi servirebbero eccome per arredare il mio nido e per far sì che io possa riconoscere dove vivo.

A parte che le voci che mi stanno vicine sono scarabocchi su una lavagna che stride senza gessetti.

A parte che le meningi si spremono e ne escono liquidi di magma ed io ho ustioni sulle tempie che non bruciano nemmeno ma mi rendono il palato asciutto.

A parte che tutto ciò che vorrei è una spremuta d’emozioni, è un cocktail di stati d’animo che rabbrividiscono come corpo nudo sotto alla pioggia ma senza abiti succinti in parole confezionate.

A parte che mi sono messa da parte e che farnetico spaventandomi mentre mi passo accanto come un fantasma che appare a chi si dice scettico..

A parte che sono annoiata dalle mie finte pretese, che non vado d’accordo con quei pensieri che mi vogliono parlare quando io voglio andare a dormire. Mi pungolano, capricciosi più di me. Figli miei, coi miei stessi zigomi dal profilo rotondo e i miei stessi pensieri fatti di spigoli ed uncini.

A parte che mi sono messa da parte, che faccio la mia parte, che posso scegliere in ogni momento da che parte stare.

Eppure ancora non calzo nella parte a mia disposizione.

[Kat.•